2030 cosa succederà - inquinamento
Il 2030 non è un anno qualunque. Il 2030 è il “Punto di non ritorno”, ovvero il termine massimo entro il quale l’umanità ha la possibilità di rimediare ai danni che ha fatto.

Sono state messe in moto molte misure per ridurre l’inquinamento e l’impatto ambientale delle attività e della vita umana sul pianeta, ma se non acceleriamo il passo rischiamo di arrivare tardi e non avere più tempo.

Entro il 2030 le emissioni globali di gas serra andrebbero dimezzate vogliamo contenere il riscaldamento globale previsto dagli Accordi di Parigi.

Secondo gli esperti, anche ipotizzando che tutti gli Stati riuscissero a centrare gli obiettivi dichiarati, le temperature medie mondiali rischiano di aumentare di 3°C entro fine secolo, il doppio rispetto al limite più ambizioso fissato dagli Accordi di Parigi del 2015.

A preoccupare gli analisti sono soprattutto i recenti trend in materia di emissioni: il 2018 ha visto un nuovo record delle immissioni in atmosfera di CO2, di cui oltre 1/3 causato dall’utilizzo di carbone. Allo stesso tempo, sono aumentate le emissioni generate dal consumo di gas naturale, la cui produzione si è impennata grazie soprattutto all’intensa attività estrattiva degli Stati Uniti, e quelle causate dalle fuoriuscite di metano, molte delle quali correlate al fracking. Di contro le nuove installazioni di energie rinnovabili hanno visto un sostanziale stallo dopo un decennio di continua crescita.

Quindi cosa possiamo fare?

Come possiamo noi semplici cittadini agire per cambiare il futuro del mondo?

Molti passi avanti sono stati fatti per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del vivere rispettando l’ambiente e molti Stati stanno adottando misure per favorire e supportare con risorse e sgravi fiscali chi intraprende la strada della riduzione del proprio impatto ambientale.

Purtroppo non possiamo aspettare e sperare che gli altri facciano ciò che noi non vogliamo o non crediamo sia necessario oppure non consideriamo conveniente per le nostre tasche. Dobbiamo pensare che le azioni che ognuno di noi decide di fare oggi saranno passi avanti per la corsa verso un traguardo che non è misurato in soldi o in valore materiale, ma è semplicemente la sopravvivenza della nostra specie.

Comunque, per la cronaca, ci sono molti modi per ridurre l’inquinamento e gran parte di essi non costa nulla tranne la fatica di metterli in pratica.

Possiamo cambiare le abitudini in casa e ridurre i consumi di energia.

Possiamo modificare la nostra alimentazione in modo da ridurre il consumo di cibi prodotti con moltissimo dispendio di risorse tipo la carne da allevamento.

Possiamo investire nell’ efficientare la casa così da renderla il meno possibile inquinante. Ho detto “investire” perché come ogni investimento, l’ efficientamento energetico di un’abitazione, ha un ritorno economico ed è dato dalla riduzione significativa delle bollette e poi ci sono i sopracitati sgravi fiscali che permettono di ridurre drasticamente i costi.